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L'Etichettatura dei prodotti agroalimentari

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PREFAZIONE

L’ltalia è famosa nel mondo per le sue eccellenze agroalimentari: è infatti l’alta qualità delle produzioni di frutta, verdura, carne, olio e formaggi che permette al nostro Paese di essere un punto di riferimento mondiale nel settore dell'alimentazione. È da questo dato che dobbiamo partire se vogliamo riflettere sulle potenzialità di questo comparto. È inutile negare che la nostra è una posizione privilegiata, dal momento che disponiamo di solide tradizioni sulle quali è possibile progettare e costruire il nostro futuro. L'agricoltura “Made in Italy” può contare su numerose produzioni di qualità: si tratta di un patrimonio costruito nel tempo, con fondamenta tali da garantire ai nostri produttori la credibilità e raffidabilità necessarie per affrontare le sfide della globalizzazione.

Un mercato allargato a livello mondiale è la conseguenza inevitabile del progresso, ma ciò presenta numerose insidie. I prodotti alimentari hanno assunto una dimensione internazionale, a tal punto che è diventato facilissimo trovare sugli scaffali dei nostri negozi e supermercati, cibi che arrivano dall'altra parte del mondo: è anche vero, del resto, che oggi è molto più facile reperire i nostri prodotti in paesi lontanissimi. Avviene però, sempre più spesso, che proprio i nostri prodotti vengano imitati, se non addirittura contraffatti. Il consumatore si trova davanti ad alimenti che poco, o addirittura nulla, hanno a che fare con l'originale produzione italiana. Si tratta del cosiddetto “Italian sounding”, un fenomeno che - sfruttando denominazioni che ricordano prodotti italiani, quali “parmesan”, “mozzarilla”, “napolitan tomato” - inganna, di fatto, il consumatore. Il quale, anziché portare a casa un alimento tipico del “Made in Italy”, si ritrova con un altro tipo di produzione, qualitativamente inferiore.

Il Ministero che ho l'onore di guidare ha dedicato molta attenzione ed energie alla lotta contro questo tipo di fenomeni: una delle tappe fondamentali è quella dell'etichettatura trasparente dei prodotti. Dopo che il Parlamento italiano ha approvato, nello scorso mese di gennaio, le nuove “Disposizioni in materia di etichettatura e di qualità dei prodotti alimentari”, ho potuto emanare i decreti per l'attuazione della legge, come quello firmato l'8 giugno, grazie al quale è stato disposto il rispetto di alcune modalità di apposizione in etichetta dell'indicazione dell'origine. Per prodotti come l'olio di oliva, le carni bovine e avicole, il miele. il latte fresco e la passata di pomodoro é ora obbligatorio inserire in etichetta più informazioni, ma soprattutto più chiare e leggibili. Un modo per dare la possibilità a tutti i consumatori di operare scelte pienamente consapevoli, ma anche di garantire la completa tutela dei produttori. Gli effetti di un'etichetta chiara sono infatti positivi sia per chi compra che per chi vende: il cliente ha il diritto di sapere come sta spendendo i propri soldi e di conoscere il contenuto o la provenienza dell'alimento acquistato; il produttore ha tutto il diritto di poter vantare, attraverso il riconoscimento sulla confezione, la bontà del proprio prodotto, soprattutto se è stato frutto di un intenso lavoro di qualità a tutti i livelli della filiera. La trasparenza dell'etichetta é un elemento fondamentale per la tutela e il futuro del comparto agroalimentare: attorno ad essa ruotano concetti come qualità, onestà, genuinità e autenticità. ln pratica, tutto quello che permette a un prodotto italiano di essere effettivamente considerato un'eccellenza.

Questo volume, che tratta in modo puntuale e rigoroso la questione, coglie aspetti decisivi e fornisce diversi spunti per un'ulteriore riflessione sul tema. lo posso assicurare che la nostra battaglia per l'allargamento dell'obbligo di etichettatura non si fermerà qui: a Bruxelles abbiamo già ottenuto degli ottimi risultati, ma non siamo ancora soddisfatti e per questo continueremo a sostenere le nostre idee, che si basano sui concetti di qualità, trasparenza e tutela delle nostre eccellenze.

Francesco Saverio Romano
Ministro per le politiche agricole alimentari e forestali